Porto in salvo queste lacrime
sulla pelle del silenzio.
Fragile, eterna
volteggia la luna
colando su acque raspose.
Lungo il fiume scorre
la speranza di altri sguardi,
nuove maestranze.
Graffia il mattino
oramai
l'urlo delle fronde.
Vacilla il vento
palpitano i saccenti;
è il tempo,
sono pagine
dove scolpire
il rito dell'onore.
4 marzo 2015
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Lassù, nei mari del cielo, il sole come un vecchio bastimento naviga lento tutto il nostro tempo.