Ordalia

Sventurata terra mia
non basta la sera quando
sboccia l'oblio.
Non ha fine il crudele duello,
un midollo di spine
ci porterà a tradire
il tempo che rimane.
Voglio raccontare
un fremito
di furibonda luna,
dimenticato per sempre,
spazzato via dalla carne.
Disperati noi dimoriamo
il tormento
che ci ha risparmiati;
in questo ventre
di nuove liturgie
non esistiamo,
dai giorni
che lenti si consumano
affiora solo la pietra.