Per il Re

Danzavano spade nell'aria
e alti, i corni
s' alzavano al cielo.
Gli abissi fremevano
le mani tremavano,
la notte giocava
a fulminare lo sguardo.
Ad un tratto il terrore vinse l'ardore,
solo il Re, lasciato solo
continuò a farsi largo tra le ombre.
E cadeva sorridendo al nemico.
Il petto battiamo
di giorno preghiamo
questa canzone di bardi e poeti
è per il nostro Re
che non si piegò
neppure davanti alla morte