Razza di stolti

Qualcuno sta ancora parlando
Nei tranelli di voce
Abbaiati dal silenzio.
Dicono di noi
Della nostra resa
Ma noi alzammo la testa quando tutti la chinarono
e ci recammo ovunque fosse proibito andare.
Per questa dolorosa gioia di vivere
i nostri demoni chiedono perdono.
Tornammo a piedi dal lungo inverno
riposando distanti dal sonno
come se non ci fosse null’altro da sognare
che una terra senza dio e senza padroni.
Fummo la strada che nessuno prende
Quel fuoco che non si spegne
Inquieti come il vento e come il mare,
come il sole
tramontammo solo
per sorgere altrove.
Poi chiudemmo gli occhi
per riuscire a vedere
ci perdemmo nel chiarore della notte,
camminammo lungo i bordi di una poesia
e precipitammo si
ma senza cadere