Sogno bizzarro

Sul morbido canapè
poggiai la faccia
supino m’assopii
pensando di te
le pupille vitree color del mare
le rosee labbra carnose
la lunga chioma nera
che delicata lambiva l’aggraziata schiena
il nutrito seno morbido nutriente
che aveva dissetato
le mie brame ognora
nel sogno poi ti mostrasti
ammantata di candida
nivea nudità diafana
leggiadra andavi vaporosa
frenesia allora m’avvinse
turbamento mi strinse
il cuore fremé
ti cercai irrimediabilmente
smaniai di sfiorarti
ma schiva fosti
insensibile senz’anima
ai miei richiami amorosi
un amaro gusto
rimase indelebile
nella mia gola
un bizzarro ricordo
strinse il mio intelletto
uno strano segno
afferrò il mio pensiero.