Sono
quello strappo di pagina
‐sull’ultime righe ‐
di rughe impigliate
Sono
scacchiera di parole
‐ d’amaro aceto crocifisse ‐
Sono
il piacere ingrato
‐ di lacrime nel ventre ‐
Sono
coda di sole
‐ macchia che s’allenta‐
In te
Vita
‐ cauta ‐
m’addormento.
29 dicembre 2022
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2010 - I soliloqui del poeta sono la sua libertà, pur nell'esposizione del momento nero, in cui non un elemento si muove o commuove per la "disperazione" dell'anima, egli sa che domani, che alla prossima poesia, una nuova pagina di vita colorerà di nuovi colori i suoi fogli. Il suo animo sensibile è un pendolo di cristallo che oscilla o gira o si estende nella luce delle energie che gli stanno attorno, e le assorbe, e le rilascia. E tutto "vede"