Stagioni

Evanescenti stagioni
frutti caduti da un Tempo
avaro d'arpeggi.
Caducità del giorno
nel solenne incontro
con apolidi mari
trascina con sè
diafane radici,
vorticando appena
sui porti dell'Assenza.
E' melodia
Amico mio.
A noi la burrasca
che ora torreggia impavida
dalle vette del ricordo.
E'il mestiere della vela
Amico mio.
A noi il lamento
di un vento indecente.
Saldo il timone,
impugna il sole che sorge
lasciati cullare ora
dal volo di queste carezze.