Doppio Desiderio

Lui è entrato nella mia vita in una notte d'inverno, l'avevo già visto, da dietro la mia scrivania in qualche giorno di pioggia. Lui arrivava soltanto per firmare l'uscita, alto e snello con gli occhi di ghiaccio, non sorrideva mai. Entrava e usciva. Ogni tanto mi chiedevo se fosse felice, poi pensavo che non avesse importanza.

Lei è entrata nella mia vita in un giorno di sole, con gli occhi neri e il sorriso rassicurante. Lei entrava soltanto per farmi firmare le ricevute. Entrava e usciva. E sorrideva sempre. Mi dicevo che sicuramente doveva essere un'anima molto felice.

Non sono innamorata di loro, non li amo. Amo le sensazioni che i loro corpi mi sanno dare.

Amo il respiro di lui, il brivido che mi invade lo stomaco non appena gli sono accanto, amo le sue labbra e la sua lingua quando è attaccata alla mia. Amo il blu dei suoi occhi quando mi guardano eccitati, quando è sopra di me ed io non posso niente. Amo il peso del suo corpo quando giace sulla mia schiena e mi avvolge in un turbine di magia perfetta e senza trucchi. Amo le mani di lei  quando si fanno strada fra le mie gambe, quando non me l’aspetto e la trovo già pronta a dissetarsi della mia voglia di lei. Amo i suoi seni piccoli e turgidi e i suoi occhi che mi dicono: toccali. Amo me quando sto accanto a loro, amo la mia bellezza e la forza che riesco a scatenare in quelle menti. Non amo l’inganno con cui devo convivere per poter vivere tutto questo.

Leggo i tuoi racconti, mi perdo, perdo il tempo che passa, perdo gli oggetti che mi stanno accanto. Fumo, e abbasso le tapparelle dello studio, perché oggi il sole è troppo invadente, oggi cerco il buio, come stimolo all’ascolto dei miei pensieri.

Nessun rumore nelle mie orecchie, sento solo l'aumentare del battito del mio cuore, sono fortunata, oggi posso percepirmi.

Stremata dalla battaglia notturna, cerco di recuperare le mie energie, stanotte troppo a lungo non ho respirato.

Mi domando di te, di come sai desiderare una donna che non hai  vissuto... tu non conosci il mio sguardo, non potresti riconoscere il mio passo verso di te, non sai come le mie mani potrebbero farsi strada fra i più misteriosi angoli del tuo corpo, non hai sulle labbra il richiamo delle mie labbra... poi leggo i tuoi racconti, ne sono rapita, e ti capisco, ti capisco meglio...

Anch'io ho desiderato di te, stanotte, nel calore della piccola morte.

Fra le braccia di loro, tu eri con me.