Laura "Dolci parentesi di fantasia"

I fuochi d'artificio, il nuovo anno che arrivava, anzi già era li con noi. Intorno gli amici su di una terrazza, con in mano un bicchiere di champagne. Io già ti sentivo mia e a te brindavo. Un bacio fluttuava nell'aria, ed arrivò presto sulle nostre labbra, che con passione si unirono nel buio. Sapevi di maturità!
Mi aiutasti a comprendere il ritmo delle cose, a gestire il trascorrere del tempo, l'utilità del silenzio, la riflessione dopo gli eventi, mi insegnasti a comprendere è a sentirmi liberò di seguire o meno la strada per la maturità.
Laura, il tuo nome è vento. Tu fiore di prateria, scappammo nella notte per divenir turisti in una Roma capitolina dove si ode ancora il canto di Rugantino.
Mi concedesti un amore selvaggio perché tu fai così.
Aspettammo la prima alba del nuovo millennio. Gettammo una moneta nella fontana di Trevi ogni uno con la propria speranza, quella di ritornare. Vi sono ritornato più volte ma tu non eri li e non vi sei mai più tornata, o per lo meno non si incrociarono più da allora i nostri destini.