My Dear Elliòtt

Elliòtt, ho poco tempo.Forse dire poco tempo è relativo, sarà un fatto di giorni quindi un tempo finito, volendo.E’ strano come avvengono le cose; più le si ricerca, meno risultati positivi hai; perché?Ho passato gli ultimi tempo a spostarmi senza sosta, senza mai stancarmi; ma poi la stanchezza viene, piano piano, ti assale e ti irrigidisce.Quando trai conclusioni e decidi, poi, di fermarti su quella tale conclusione subito di fianco ti si apre un varco con altre possibilità; perché?La vita beffarda ci rompe un po’ il cazzo e tu, nella tua magnifica bellezza, per un attimo mi hai fatto credere che un motivo ci potesse essere per abbracciare la conclusione iniziale; ma poi i bisogni primari si fanno sentire, non posso non dare loro ascolto.Baby, ho poco tempo ma, all’alba di ciò, se in tale momento il tuo bisogno è misto al mio sarebbe uno schiaffo bello forte a chi non credeva non fosse il momento.Alla fine i momenti siamo noi a crearli; è quello che faccio sempre perché per chi non ha tempo adesso non può passarlo a pensare quanto lo stia sprecando.E’ sempre stata una lotta continua, la mia. Presto, corri, il tempo scorre, tic tac, vai lì, fai così, su, giù, non ora, più in la blablabla fottute parole!Odio e temo il tempo; la paura di venir punito per le colpe di adesso negl’anni che verranno.Già provata come cosa; un po’ cruda ma realmente vera.Elliòtt, cara fanciulla; potrà il tuo sguardo misto alle mani preservar se stesse?Tu, bella seduta nel tuo mondo, attendi che esso possa smettere di far del male ma, ahimè, sbagli!Signorina dalla domanda sempre pronta e dal sospetto che vige dietro l’angolo; meritevole scoperta, desiderata scopata. Ti bacio, dolce Elliòtt; spero di vederti al fianco mio stasera. In un tempo piccolo ma meravigliosamente grande.