Quanta desolazione e quanta dignità, nonostante tutto

Ho visto povertà e umiliazione, bimbi giocare sui tralicci, ridere accanto a fili di corrente scoperti, saltare nell'acqua di pozzi neri mai cotruiti, mamme incinte e stanche trascinare figli stanchi. Ho visto "ospedali" che sono vecchie case fatiscenti, e "dottori" maneggiare strumenti disinfettati in carta riciclata in fornetti a carbone. Ho visto acquistare di nascosto un pezzo di carne per gli "ospiti turisti", e tavole imbandite nel proprio desco: riso e platano e fagioli, il pasto ricco. E bimbi crescere con questo cibo. E bimbi seminudi e scalzi per le strade a imparare la legge del più forte. Ho visto cubani tornare a Cuba inanellati e tirati a nuovo in stretti jeans comprati nei negozi dei cinesi europei, con le tasche piene di pochi euro, comprare la sudditanza di chi è rimasto a mendicare qualche pesos correndo a piedi scalzi con in groppa un risciò. Ho visto strade con buche profonde mai riparate, e vecchi caderci e rialzarsi e continuare a piedi verso le proprie case costruite con materiali di riciclato riciclaggio. Ho visto mezzi di trasporto inventati con carcasse di chissà quale decrepito ricordo. Ho visto risciò ibridi di sedie a rotelle e bici e camion e pezzi stramazzati di poltrona. Ho visto la povertà, quella vera, quella che non ha il problema di arrivare a fine mese, perché non ha nemmeno le ore. E ho visto donne dagli occhi luminosi di kajal e bimbi ridere a crepapelle, e uomini "machi" esigere il "rispetto" dopo sbronze e violenze. E il silenzio nelle loro case. Cosa non hanno visto questi miei occhi stanchi.
Quanta desolazione c'è, fuori dal nostro orticello, e quanta dignità, nonostante tutto...