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Quando scrivo nessuno mi può aiutare, perché chi scrive ha qualcosa di personale da dire.

Ci sono alcuni registi che hanno paura del possibile successo della musica. Hanno timore che l’audience o la critica penserà che il film ha funzionato perché c’era una bella colonna sonora.

La musica mi ha salvato da fame e guerra. Ma l’arte è puro talento, la sofferenza non c’entra.

Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista, sia al pubblico, ma soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devo essere contento prima del regista. Non posso tradire la mia musica.

La musica di Mission è scaturita da una emozione violenta, mi è quasi arrivata dall'esterno.

Solo in Canada uno con la mia voce poteva diventare "cantante dell'anno".

Ora non voglio darvi l'impressione di essere un grande musicologo, ma sono molto più esperto di come mi hanno descritto per molto tempo: sapete, dicevano che conoscessi solo tre accordi mentre ne conosco cinque.

Il più grande colpo della mia vita fu l'avvento dei Beatles. Mi affascinarono totalmente e pensai "Questa è la mia strada, la musica".