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Quando io ho in testa qualcosa fino a che non è un po’ chiaro preferisco tenerlo in questa specie di nebulosa, perché è in quella nebbia che si formano bene le mie storie.

Ci sono degli autori che sono stati molto importanti nella mia formazione di scrittrice e posso fare dei nomi come quelli di Anna Banti, Anna Maria Ortese, Natalia Ginzburg e Elsa Morante.

Io scrivo unicamente per scoprire cosa sto pensando, a cosa sto guardando, ciò che vedo e ciò che significa. Ciò che voglio e ciò che temo.

Il fatto che uno abbia scritto altri libri non significa che il successivo sarà più facile.

I romanzi prendono in mano la situazione e lo scrittore è fondamentalmente una specie di cane da pastore che cerca solo di tenere le cose in carreggiata.

Raccontare e ascoltare narrazioni è un sistema per misurare su noi stessi le conseguenze di fatti accaduti ad altri; ci permette di evitare i pericoli, di gioire, di provare sentimenti senza pagare un prezzo troppo alto.