Ai re

Ai re
che dileggiano la poesia
con frasi di circostanza,
ai sovrani
che sporcano i mari
pisciando vergogna.
Agli dei
che giocano al perdono
mischiando le carte.
Ai prìncipi
che dimenticano le favole.
Il trono, un tuono
da trincee scavate
con le ossa.
Dentro chiese
consacrate alla rivolta
abbiate cura dei vostri nomi,
si fa strada
l'eco della verità.