Come acqua di fiume

Scivolo via
mi precipito
verso il mare.
I miei occhi adorano il fuoco
il vento, una voce.
Passo, scorro sotto i ponti
sotto la pelle
irrigando i meandri della dimenticanza.
Scavo dentro l' impossibile
frantumando gli argini quando mi calmo.
Quello che non fui
viene nuovamente a galla
sottraendomi alle congetture del crepuscolo.
E' un folle abominio questo venirmi incontro.
Eppure, sui muri che eressi divenendo
una primavera coltivò il presagio
dei miei transiti