Sei svanita, Giovinezza,
senza rumore,
un'eco persa nel vento.
Ricordo l'ansia di ieri:
il desiderio feroce di crescere,
di afferrare il rispetto,
di affrontare il mondo a mani nude.
Ma il tempo si è fatto scaltro,
e i giorni sereni hanno lasciato
solo ombre tenui nella memoria.
La spensieratezza è un'acqua che sfugge,
non più mia.
Ora dimoro in una terra di mezzo,
né verde ancora né già cenere.
E il cuore cerca tregua,
vuole pace dal vivere inquieto,
dal bagaglio greve
di cicatrici adolescenziali mai sopite.
10 luglio 2024
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Il silenzio della solitudine non è vuoto, ma l'eco profonda delle parole che abbiamo scelto di non sprecare.