Nella pausa d'ogni dimensione

Incontro nello specchio un volto familiare
lo guardo lo scruto

Nel suono echeggiante
d’una canzone ormai scordata

lentamente fluidamente
si srotola
la pellicola sbiadita

Son io l'immagine rosata
che scorre frammentata
per poi comporsi in nugoli di pelle

Stupita mi rimiro
Nell'ebbra conoscenza di me
mi riconosco

Son passati solchi sopra il corpo
e forse le fattezze son più appesantite
Mi guardo mi studio

Si sovrappongono le immagini
me riflessa in uno specchio
e me ch’oltre sono

E non mi torna
il confronto non mi torna

Suona una canzone nella mente
mi avvolge nelle note e non concede
di staccare me dalla me dentr’allo specchio

Nel suono mi riconosco
oltrepasso la curva riflettente
là sono nella pausa d'ogni dimensione

Lì son io
al di là d'ogni riflesso riconosco me
pelle trasparente a proteggere me.