Nomenclatura di un tramonto

L’orpello di una lacrima
contempla sorrisi
ancor più vani.
Forse acerba è la luna,
giovane il mio volto
in questa stanza
di impetuosi echi.
È solo l’inverno a parlare
a fidarsi di me,
lontane distese di attimi
mentre il cielo si arrende
all’infinita agonia.
Fra i rami vermigli
l’impazienza della sera,
dalla riva immutata
pagine di poesia,
orizzonti immortali
e ritrovo la mia canzone.