su "La lunga vita di Marianna Ucrìa"

Siamo nella Sicilia del 1700. Marianna Ucrìa, "babbasuna mutola", va in sposa al "signor padre zio" all'età di dodici anni, compiendo il destino a lei riservato, come per le altre giovani spose della sua età, dalla sua famiglia: le donne, onde disperdere il patrimonio familiare, sono destinate al convento oppure ad un matrimonio combinato. E la povera Marianna, non ha solo la sventura di nascere femmina, ma si ritrova sordomuta sin dalla prima infanzia, privata quindi di ogni tipo di aspirazione. L'unico compito che le resta è quello di mettere al mondo i propri figli e, quindi, il tanto desiderato erede.

Ed ecco che, in una casa silenziosa e buia, Marianna trova conforto nella lettura dei testi, aggrappata a quell'ancora di salvezza che le permette di comunicare con il mondo attraverso la sola scrittura – il più bel regalo da parte del suo "dolce padre" sarà un kit di penne e fogli da legare alla vita.  Proprio con la cultura la donna riuscirà a superare gli ostacoli che man mano si presentano ai suoi occhi e a mantenere una lucidità e una forza d'animo superiore alle altre donne aristocratiche contemporanee "tenute in uno stato di ignoranza gallinacea".

La storia di una donna che, pur vivendo i rituali dell'antica aristocrazia, riesce ad esprimere le proprie emozioni e a prendere consapevolezza dei propri sentimenti, risultando, nelle sue scelte e nei rapporti con chi le sta accanto, di una modernità inaudita.

La lunga vita di Marianna Ucrìa

di Dacia Maraini

Libro "La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini
  • Casa Editrice
    Bur
  • Dettagli
    272 pagine
  • ISBN
    8817114111