Basilio Antoci
  • Nicolosi (Italia)
  • 12/02/1987

Biografia

Scritti da Basilio Antoci

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Potrei passare le giornate a guardare Padre Maronno e simili. Sarebbe un cattivo impiego del mio tempo. Invece continuo a studiare, con l'Etna che si riflette sul monitor e la consapevolezza dell'effimero che m'incute uno strano timore.

Bisognerebbe ricordare l'umiltà e, nel tempo che resta, preoccuparsi della sostanza delle cose.

Mi manca quella leggerezza con cui aspettavo chissà cosa.

Ignoranti e stupidi popolano il web con l'arma più potente: il diritto di parola senza il filtro del cervello.

Un augurio pagano non vale un granché. Il belletto non gioverà alle vuote parole. Celebrerò in silenzio la Pasqua più santa. Quella in cui stupidi e inetti si faranno da parte, ed il peccato farà ammenda di sé.

Giocare con il cibo è il vizio di chi è sazio.

La civiltà giuridica vorrebbe tendere alla giustizia perfetta, ma in questa ricerca dell'eterea perfezione molte ingiustizie restano impunite.

La mancanza di sensibilità, nelle sue forme degenerate del cinismo e del qualunquismo, è la peggiore delle ignoranze.

La perfezione non esiste, ma alla donna non importa. Questo è il suo difetto.