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Spesso non ci curiamo di qualcosa che abbiamo da sempre, quando ne capiamo l’importanza, solo allora ,ci accorgiamo del bene di cui non abbiamo goduto.
Le mosche bianche esistono, ma sono rarissime: Come l’umanità.
Laddove l’acqua scorre, scava. Più tempo passa più sprofonda il solco e più è difficoltoso colmare il solco.
Il danno è ancor più danno quando capita nel danno.
Le mie decisioni sbagliate sono state sempre giuste a confronto delle giuste prese per me dagli altri.
D’inverno l’albero è povero. Coi fiori perde odori e sapori.
L’occhio vede il muro, la mente lo oltrepassa
Alla luce del giorno vedo tutto quanto mi circonda, nel buio della notte vedo molto di più.
Quando i miei problemi saranno appianati, camminerò a braccetto con la mia amata Morte.
La povertà mi costringe a indebitarmi. Ogni qual volta riesco ad appianare un debito, subentra un nuovo disagio che mi fa indebitare ancora di più. Ricucio uno strappo, ma si apre uno squarcio maggiore.
La povertà mi soddisfa. Mi aiuta a colmare i bisogni altri.
Ho amore per il prossimo, più lo amo e più sono leggero
La malattia ha mutato il mio corpo, ma non senza mutare il mio spirito.
Sono gaudente quando dono all’indigente.
Aiutami, Signore, a dare del poco che ho e fa che non mi stanchi mai.
Quando la legna arde scalda, se resta spenta non riscalda, se riscalda è accesa.
L’automobile esegue la volontà della mia mente e trasporta il mio corpo dove la mente impone.
Lo specchio riflette la mia immagine, a volte, quando lo voglio io, io vedo lo specchio ogni qual volta lo voglio.
Per potermi sentire leggero ho bisogno di dare, senza interesse alcuna.
Dono spesso a chi non ha e non finisco il poco che ho.
La mia scarsa salute mi ha portato alla povertà assoluta, ad ogni sforzo si affaccia altro malanno
Se il popolo si muove anche la terra trema
L’alterigia altrui addolcisce il mio petto.
Le altrui sofferenze salvano la mia anima.
La correttezza parla da sé, non vista da chi la attua, ma visibile a tutti gli altri.